Il "Bacio" di Rodin
Il bacio è un gruppo scultoreo realizzato, intorno al 1882, dallo scultore francese Auguste Rodin(1840-1917).
Il soggetto di quest’opera è ispirato alla vicenda di Paolo e Francesca così come raccontata da Dante nella sua Divina Commedia.
Il bacio fu, in un primo tempo, concepito da Rodin per la sua Porta dell’Inferno, capolavoro maestoso (e incompiuto) proprio ispirato alla Commedia dantesca e concepito come una complessa riflessione sui temi dell’amore e della dannazione. L’artista, successivamente, decise di fare di questa scena d’amore un soggetto autonomo. Il gruppo in marmo fu scolpito nel 1888 e presentato all’Esposizione universale di Parigi del 1889. Di quest’opera esistono altre due versioni autografe, sempre in marmo, una terza marmorea postuma e altre versioni in bronzo.
L’uomo e la donna, nudi e seduti su una roccia, sono colti nell’attimo che precede il bacio. Il corpo dell’uomo, energico e vigoroso, si accosta delicatamente a quello della donna, che si abbandona nell’abbraccio dell’amato, ricambiando a sua volta l’abbraccio.
I volti dei due amanti, nascosti, sembrano fondersi l’uno nell’altro, sono sul punto di scomparire perché la loro individualità sembra cedere il passo a quella unione che li condannerà ed essere indivisibili per l’eternità
Benché il gruppo sia stato concepito per essere ammirato da ogni lato, prevale l’impianto piramidale della composizione. Il non-finito della roccia, omaggio all’arte di Michelangelo, contrasta con la levigatezza dei due nudi.
Questo capolavoro, oggi conosciutissimo e celebrato in tutto il mondo, all’epoca della sua realizzazione fece scalpore: era la prima volta che uno scultore abbandonava il linguaggio Neoclassico, che prevedeva una assoluta politezza delle opere, per rappresentare, oltre tutto, una scena dalla così forte carica erotica, considerata a quei tempi eccessiva e inopportuna.
(G. Nifosi - Arte Svelata)
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