La riproduzione della Nike di Samotracia: la vendita online delle repliche fedeli
La statua di Nike e la storia dell’arte
Metafisica, lirica, di inestimabile valore: la Nike di Samotracia è una delle sculture più famose e dirompenti della Storia dell’Arte. Custodita al Louvre di Parigi, la sua attribuzione è ancora oggi argomento di dibattito. La nostra collezione di repliche fedeli e in scala ti permette di esporre una copia sofisticata a casa tua. Di seguito, abbiamo il piacere di illustrarne la storia e i significati artistico-culturali della statua.
La Dea Nike e la scultura che ancora oggi sa calamitare l’attenzione
La Nike di Samotracia: la descrizione e il valore culturale
Dea alata adorata dai Greci, personificazione della vittoria sportiva e bellica, Nike è stata fonte di ispirazione in età antica come durante le epoche moderna e contemporanea. La statua del 200-180 a.C. è acefala e alata, le fattezze femminili sono evidenziate da un leggero chitone. La Dea si posa sulla prua di una nave da guerra, il vento della battaglia ne investe la figura e muove i veli che aderiscono al corpo armonioso creando un gioco di chiaroscuri drammatico quanto virtuoso. Proprio per la capacità di rappresentare il movimento e la velocità, la scultura ha visto ritrovata popolarità durante il XX secolo, quando fu adottata da Filippo Tommaso Marinetti per rendere omaggio al dinamismo della vita moderna. L’estetica ellenistica incontra, dunque, i valori roboanti e rivoluzionari del Novecento. Anche altri autori del calibro di Salvador Dalí e Evgenij Vučetič trarranno ispirazione dalla Nike di Samotracia.
La statua di Nike e la sua storia in pillole
Come già accennato, l’autore della statua risalente all’epoca ellenistica non può essere rintracciato con certezza anche se molti (per errore) l’hanno attribuita a Pitocrito. Presumibilmente venne scolpita a Rodi per commemorare la vittoria nella battaglia dell’Eurimedonte contro la flotta del re siriano Antioco III (guidata da Annibale) durante le guerre romano-siriache. Il monumento è rimasto nel santuario dei Grandi Dei di Samotracia per diversi secoli, ma scomparve misteriosamente fino al 15 aprile 1867 – giorno in cui il viceconsole francese Charles Champoiseau la ritrovò in stato frammentario nella stessa isola egea. Fu proprio il governo di Parigi ad acquistarla e, dopo un viaggio turbolento attraverso Costantinopoli, il Pireo, e Marsiglia, arrivò al Louvre. Qui venne ricomposta e collocata sulla sommità della Scala Daru. Tra il 2013 e il 2014, la Nike è stata sottoposta a un importante restauro per ripristinare tre nuove piume sull'ala sinistra e la cromia originale del marmo pario.
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